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Seghe vip: personaggi tv svelano se e come si masturbano – ecco il metodo per godere di più (VIDEO)

Ieri sere Le Iene hanno smascherato una truffa on line che riguarda il mondo del porno e delle seghe. Quindi non riguarda nessuno di noi… vero?

Nicolò De Devitiis, Pablo Trincia, Nicola Savino e Filippo Nardi hanno parlato delle loro “pippette” ed hanno ammesso di “divertirsi” davanti ai film porno.
Filippo è entrato anche nello specifico ed ha svelato un metodo per godere di più:

“Mi faccio le pippette, come no. Certe volte anche non il sinistro. Se mi siedo con la mano fino a che non si addormenta poi la tengo con la destra così mi sembra che la fa un altro. I giovani non sanno questi trucchi. Uso la fantasia, sono old school. Qualche volta guardo i porno al computer, ma non ho paura che mi riprendano. Se c’è qualcuno che mi vuole vedere mentre mi faccio un raspone ok. Non mi frega un cazzo se qualcuno gode su di me mentre mi tocco il pisello. Se mi ricattano? Io dico ‘grande passami il filmato e lo metto su Instagram’. Io non ho problemi con il mio corpo.”

La truffa delle seghe, come funziona.

“Tutto parte da un’email. I mittenti siamo noi, dentro c’è la nostra password. E una minaccia: ti abbiamo filmato dalla microcamera del tuo computer mentre guardi i siti porno, paga o manderemo questi video a parenti, amici, fidanzati e fidanzate. Nicolò De Devitiis ci chiarisce le cose

Molti utenti sono impauriti se non terrorizzati una nuova truffa informatica. E in redazione ce l’avete segnalata in centinaia.

Arriva una strana email. Il mittente siete voi stessi e dentro c’è scritto che siete stati hackerati, mostrandovi la vostra password e che siete stati filmati dalla microcamera del vostro computer mentre guardavate siti porno.

Da qui il ricatto: se non volete che il video venga inviato ai vostri parenti, amici, fidanzati e fidanzate, dovete pagare 300 dollari in Bitcoin.

Intanto, in realtà i video, girati con la telecamera del computer mentre la vittima del ricatto  guardava un sito porno, i truffatori non li hanno davvero. Molti però pagano lo stesso.

Qualche buon trucco l’abbiamo imparato comunque, in primo luogo su come creare e usare le password con l’aggiunta di qualche programma di sicurezza per non farcele rubare.”

 

 

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