Giù la maschera, parliamo di BDSM!
Il BDSM – nonostante l’acronimo possa trarre in inganno – non è una strana malattia ma semplicemente una sigla che comprende varie attività e giochi erotici basati sul dolore fisico, sul disequilibrio di potere (avete sicuramente sentito parlare di master e slave, giusto?) e di umiliazione. Ovviamente il tutto fra partner adulti e consenzienti. La sigla BDSM infatti significa Bondage/Disciplina Dominazione/Sottomissione, Sadismo/Masochismo. Parole sdoganate al grande pubblico dalla trilogia di romanzi erotici – e dai relativi film – della saga di 50 sfumature (che in realtà con il vero BDSM hanno poco a che fare).
Secondo uno studio scientifico riportato da FanPage una persona su dieci ha provato queste pratiche rimanendone soddisfatta, perché non è errato dire che il piacere fisico non si provoca solo con l’orgasmo, ma anche con un’intensa soddisfazione mentale.
Ma non è finita qui, perché secondo l’American Psychological Association, il sesso estremo e il BDSM farebbero bene alla creatività. I risultati di uno studio hanno dimostrato che gli stati mentali dei partecipanti che avevano praticato BDSM sono risultati alterati e strettamente connessi alla creatività. Sembra anche che certe pratiche (fortunatamente non più considerate ‘anomale’ o ‘strane’) aiutino a diminuire lo stress ed aumentino l’eccitazione sessuale.
Fortunatamente i tabù verso certe pratiche e lo stigma per chi le ama sono sempre più vicini ad essere solo un brutto ricordo, retaggio di una società dove il piacere sessuale era quasi sinonimo di peccato o vergogna da nascondere.
E ora potete farci sapere le vostre opinioni e i vostri gusti sull’argomento. Vi lasciamo qua sotto un breve questionario totalmente anonimo (link in italiano), (link in inglese).
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